LATIN LOVER
La pelle di lei si tendeva sulle ossa della cassa toracica per diventare improvvisamente più morbida all’altezza della vita e prendere tono nel punto in cui il fianco si allargava. Non aveva osato spingersi più in giù, ma aveva spostato la punta delle dita lungo il bordo degli slip, un leggero sospiro era uscito dalle labbra di lei quando aveva raggiungo il centro. Allora lui era risalito lungo il ventre teso, fino all’ombelico. Si era soffermato un attimo e aveva infilato leggermente il dito nella piccola fessura.
Non ne era sicuro, me gli era sembrato che lei avesse allargato leggermente le gambe, come se si abbandonasse ulteriormente in quella posa che era già la quintessenza della rilassatezza. Aveva preso coraggio e aveva fatto risalire la mano oltre l’ombelico, aveva fatto scivolare un dito sotto l’elastico del bikini e sentito la morbida rotondità del suo seno piccolo, fino ad arrivare al capezzolo turgido.